Per ben una persona su tre, eventi della vita o situazioni che non rappresentano un pericolo reale possono innescare una paura che rappresenta un segno distintivo di ansia e disturbi legati allo stress. La terapia cognitivo comportamentale e gli antidepressivi aiutano in parte, ma milioni di persone non trovano sufficiente sollievo dalle terapie esistenti. Un modo nuovo che potrebbe aiutare a contrastare l'ansia: quando la vita innesca una paura eccessiva, usare un segnale di sicurezza.Che sia un pezzo musicale, una persona o persino un oggetto come un animale di peluche, tutto ciò che associamo all'assenza di una minaccia può funzionare. Lo rileva una ricerca della Yale University e della Weill Cornell Medicine, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences. L'approccio differisce dalla terapia comportamentale, che espone lentamente i pazienti alla fonte della loro paura fino a quando non apprendono che ciò non rappresenta una minaccia significativa e l'ansia diminuisce. Ma per molte persone, la terapia basata sull'esposizione non aiuta veramente.Il nuovo studio potrebbe spiegare il perché.Nella nuova ricerca, i partecipanti sono stati condizionati ad associare una forma con un risultato minaccioso e una forma diversa con uno che non lo era. (Nei topi, sono stati utilizzati dei toni più che delle forme). È stata inizialmente presentata ai partecipanti solo la forma minacciosa, poi in seguito entrambe. Dall'analisi è emerso che la seconda forma, quella non minacciosa - il segnale di sicurezza - è riuscita a sopprimere la paura. Studi di imaging del cervello nell'uomo e nei topi hanno mostrato che questo approccio ha attivato una rete neurale diversa dalla terapia cosiddetta di esposizione, suggerendo che avere un segnale di sicurezza potrebbe essere un modo efficace per aumentare le attuali terapie.