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Quasi una persona su cinque che in Italia nel 2017 è morta per malattie cardiovascolari ha avuto cause imputabili al mancato controllo del colesterolo. Un totale di poco meno di 50mila decessi all'anno. Ma non tutte le notizie sono negative: tra gli italiani sta tornando l'attenzione per il monitoraggio di questo valore nel sangue. A dirlo è Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto della Società italiana di cardiologia (Sic), in occasione dell'80/mo Congresso nazionale della Società organizzato a Roma. "Delle 217.000 morti cardiovascolari in Italia nel 2017, 46.000 o più sono solo ascrivibili al mancato controllo del colesterolo", ha spiegato, precisando comunque come "si stia di nuovo diffondendo la cultura" del controllo "del colesterolo, che per molto tempo è stata privata dell'attenzione che merita". Filardi ha anche parlato di alcune novità del settore farmacologico proprio per il trattamento della ipercolesterolemia, come quelle relative a nuovi farmaci che "saranno immessi nel mercato da qui ad un anno". L'esempio è quello dell'acido bempedoico che "interviene sulla biosintesi del colesterolo". Non sostituirà le statine ma potrà essere una soluzioni di trattamento per chi non può assumerle.